Sono un piccolo neo vitivinicoltore e non ho alle spalle una tradizione familiare in questo ambito in quanto svolgo la mia attività principale in un altro settore. Lo sviluppo dell’azienda è quindi sostenuto solo dalla passione, e dalla volontà di dimostrare che si può lavorare bene anche al di fuori delle logiche di imprese multinazionali.Una valida attività produttiva può infatti essere realizzata ed organizzata senza lo sfruttamento dei lavoratori, e senza percorrere la spirale negativa del prezzo ribassato. La concorrenza non si batte diminuendo il costo a scapito della qualità del prodotto, perche’ cio’ potrebbe portare all’introduzione di ”doping” produttivi.
Nel mio piccolo percorro un’altra strada: cerco di migliorare il livello qualitativo del vino e proporlo ad un vantaggioso rapporto qualità / prezzo. Non pratico un’agricoltura biologica ma implemento quella convenzionale in modo corretto. Lo standard dei materiali utilizzati ed i metodi lavorativi dell’attività in cantina sono di buon livello anche se non raggiungono l’esasperazione tecnologica. Credo che il vino debba essere seguito, valutato con analisi precise, al fine di conferirgli un carattere sincero e tipico. Un prodotto seguito personalmente con interesse e con interventi ad-hoc è diverso da tanti vini commerciali e anche da quelli falsamente considerati genuini. Questa filosofia viene percorsa in maniera rintracciabile, cercando contemporaneamente l’efficienza in vigneto ed in cantina, e limitando i passaggi commerciali. Nella mia realta’ il lauto guadagno non è l’obiettivo principale , visto che ho un altro lavoro.
L’obiettivo principale é il prodotto con il miglior rapporto qualita’/ prezzo , da offrire ad un ampio numero di persone che amano i prodotti genuini. La qualita’ in assoluto è costosa, quindi un vino valido in termini di sicurezza sanitaria, di gusto, e di prezzo può essere un’interessante alternativa. Mi piace credere che qualcuno possa essere interessato a quest’alternativa.